1 agosto, giorno 7.
Dopo una bella ronfata e un’ottima colazione a base di pancake, preparata dalla simpatica e ospitale signora del b&b, facciamo su i bagagli, salutiamo e ci dirigiamo verso la nostra super Sonic.Tra noi e la partenza, però, si interpone un bel ragdoll grigio, che proprio non ne vuole sapere di farci andar via. Dopo essere entrato nel bagagliaio e nell’abitacolo – la signora ci aveva messo in guardia di questa sua abitudine – a fatica riusciamo a partire. C’è da dire che il micione era talmente socievole e bello che davvero dispiaceva andar via. Ad ogni modo la giornata è ottima, cielo azzurro e sole. Super lusso. Parcheggiamo il bolide e facciamo due passi per downtown, compriamo qualche gadget in un bel negozietto e facciamo visita ad un piccolo ma interessante museo, tanto per cambiare, sulla storia ferroviaria locale, ospitato negli ex locali di una piccola stazione. I ragazzi dell’ufficio del turismo ci segnalano anche un interessante trail di pochi km nei paraggi, roba da macinare in un’oretta, perciò andiamo a dare un’occhiata. Effettivamente, appena fuori dal centro della cittadina, parte un bel sentiero di poco più di 5 km, il Butze Rapids Trail, che si sviluppa prevalentemente in ambiente forestale con scorci molto interessanti. Il girozzo ci stimola un certo appetito, rapidamente saziato in centro a Prince Rupert con l’hamburger più grande che abbia mai mangiato. Nel pomeriggio, prima di arrivare a Terrace dove alloggeremo per la notte, facciamo uno stop al North Pacific Cannery, sostanzialmente un centro dove veniva gestito l’intero processo d’inscatolamento di salmone, oggi museo e non più operativo. La struttura, situata a una ventina di km da Prince Rupert, nacque sul finire del 1800 ed oggi è un sito di importanza storica, essendo il più antico rimasto in piedi. Proseguiamo il nostro viaggio fino a Terrace, piccola cittadina senza particolari cose da segnalare. Domani continueremo il nostro viaggio verso nord, destinazione Stewart.
Notte!
Paolo